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Come non pagare la plusvalenza 110?

Pagare la plusvalenza significa versare un’imposta sul guadagno ottenuto tra l’acquisto e la vendita di un immobile. Tuttavia, ci sono casi in cui non si paga, anche se si è fatto il Superbonus 110%.


1. Se l’immobile è stato “prima casa”

Non paghi la plusvalenza se:

  • Hai abitato l’immobile come prima casa per la maggior parte del tempo tra l’acquisto e la vendita.
  • Anche se non hai la residenza per tutto il tempo, dimostrare l’uso abituale (utenze, famiglia residente) può aiutare.

2. Se hai acquistato l’immobile da più di 5 anni

Se vendi dopo 5 anni dall’acquisto, non si paga plusvalenza, a meno che:

  • L’immobile sia stato ristrutturato e rivenduto con intento speculativo (es. impresa che lo ristruttura e lo rivende subito).

⚠️ Quando invece si paga

Paghi la tassa sulla plusvalenza (26%) se:

  • Hai venduto prima dei 5 anni
  • Non era la tua prima casa
  • Hai ottenuto un guadagno economico dalla vendita (es. acquistata a 100.000 €, venduta a 150.000 €)

La plusvalenza viene calcolata sulla differenza tra prezzo di acquisto (più eventuali costi notarili, ristrutturazioni, ecc.) e prezzo di vendita.


💡 3. Detrazioni da sommare al costo di acquisto

Puoi aumentare il valore d’acquisto e quindi ridurre la plusvalenza:

  • Aggiungi le spese notarili, catastali, di ristrutturazione (anche il Superbonus, se non ceduto)
  • Tieni le fatture e bonifici parlanti come prova

🔗 Link utili:


📌 Disclaimer: Le regole fiscali possono cambiare. Consulta un notaio o un commercialista per una valutazione precisa del tuo caso.

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.