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Come faccio a fare domanda per il bonus mamme lavoratrici?

Il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 è un’importante misura di sostegno pensata per aiutare le madri lavoratrici dipendenti nel conciliare lavoro e vita familiare, alleggerendo il peso dei contributi previdenziali.

Questo bonus, noto anche come esonero contributivo per le madri, è stato introdotto con la Legge di Bilancio e prevede un esonero del 100% dei contributi a carico della lavoratrice, fino a un massimo di 3.000 euro all’anno, per ogni mamma con almeno due figli.

A chi spetta?

Possono richiedere il bonus:

  • Le lavoratrici dipendenti del settore pubblico o privato.
  • Che hanno almeno due figli, di cui il più piccolo deve avere meno di 18 anni.
  • Non devono essere lavoratrici domestiche o parasubordinate.
  • Non devono percepire altri benefici simili (es. decontribuzioni alternative).

Per il 2025, la misura è applicabile anche alle mamme con tre o più figli, a prescindere dalla data di nascita.

Come si presenta la domanda?

A differenza di altri bonus, non serve fare domanda autonoma all’INPS. La richiesta deve essere presentata tramite il proprio datore di lavoro, che si occuperà di:

  1. Inserire il codice di esonero nella denuncia mensile all’INPS (modello UniEmens).
  2. Applicare lo sconto direttamente in busta paga.

Tu, come lavoratrice, dovrai semplicemente comunicare al tuo datore di lavoro la volontà di aderire, allegando una dichiarazione sostitutiva che attesti il numero e i dati anagrafici dei tuoi figli.

📥 Puoi scaricare il modulo precompilato dal sito INPS o richiederlo al tuo ufficio HR o patronato.

Dove trovare informazioni ufficiali?


Conclusione:
Il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 è un’opportunità concreta per risparmiare sui contributi e aumentare il netto in busta paga. Se sei una lavoratrice con almeno due figli, parlane subito con il tuo datore di lavoro e verifica di avere i requisiti in regola.

Avviso: Le informazioni fornite sono indicazioni generali. Per dettagli specifici o chiarimenti, si consiglia di rivolgersi agli uffici competenti o a un patronato.