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Aprile 25, 2025

Bonus Stufe a Pellet 2025: la guida passo passo

Nel 2025 ho deciso di migliorare l’efficienza energetica della mia abitazione installando una stufa a pellet. Durante la mia ricerca, ho scoperto che esistono due principali incentivi statali per questo tipo di intervento: l’Ecobonus e il Conto Termico 2.0. In questo articolo, condivido la mia esperienza e le informazioni raccolte da fonti ufficiali per aiutarti a orientarti nella scelta dell’incentivo più adatto alle tue esigenze.​


🏠 Ecobonus: Detrazione Fiscale fino al 50%

L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre una percentuale delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica. Nel mio caso, l’installazione della stufa a pellet rientrava tra gli interventi ammessi.​

Requisiti principali:

  • Rendimento energetico: la stufa deve avere un rendimento superiore all’85%.
  • Certificazione ambientale: è richiesta una classificazione ambientale di almeno 4 stelle, secondo il D.M. 186/2017.
  • Installazione: deve essere eseguita da un tecnico qualificato, con rilascio della dichiarazione di conformità.
  • Documentazione: è necessario conservare fatture, ricevute di pagamento e inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.​

Detrazione:

  • Fino al 50% delle spese sostenute, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.​

Per ulteriori dettagli, ho consultato il sito dell’Agenzia delle Entrate: Risparmio energetico – Agenzia delle Entrate.


🔁 Conto Termico 2.0: Rimborso fino al 65%

Il Conto Termico 2.0 è un incentivo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che prevede un rimborso diretto per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi a biomassa ad alta efficienza.​certificato-ape.it

Requisiti principali:

  • Sostituzione: è necessario sostituire un impianto esistente con uno nuovo più efficiente.
  • Rendimento energetico: la nuova stufa deve avere un rendimento superiore all’85%.
  • Certificazione ambientale: è richiesta una classificazione ambientale di almeno 4 stelle, secondo il D.M. 186/2017.
  • Installazione: deve essere eseguita da un tecnico qualificato, con rilascio della dichiarazione di conformità.
  • Documentazione: è necessario presentare la richiesta attraverso il portale del GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori.​

Incentivo:

  • Rimborso fino al 65% delle spese sostenute, erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario.​

Per maggiori informazioni, ho consultato il sito del GSE: Caldaie e stufe a biomasse (2.B) per PA, Imprese e Privati – GSE.


📄 Documentazione Necessaria

Indipendentemente dall’incentivo scelto, è fondamentale raccogliere e conservare la seguente documentazione:

  • Fatture: relative all’acquisto e all’installazione della stufa.
  • Ricevute di pagamento: effettuate tramite bonifico parlante, con causale specifica.
  • Dichiarazione di conformità: rilasciata dal tecnico installatore.
  • Certificazione ambientale: della stufa installata.
  • Comunicazione all’ENEA: per l’Ecobonus, da inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
  • Domanda al GSE: per il Conto Termico, da presentare entro 60 giorni dalla fine dei lavori.

✅ La Mia Scelta

Dopo aver valutato entrambe le opzioni, ho optato per il Conto Termico 2.0, poiché prevedeva un rimborso più elevato e tempi di erogazione più rapidi. La procedura è stata semplice e ben guidata attraverso il portale del GSE.​


📌 Conclusione

Scegliere tra Ecobonus e Conto Termico dipende dalle specifiche esigenze e dalla situazione dell’impianto esistente. È importante consultare le fonti ufficiali e, se necessario, affidarsi a un professionista per una valutazione accurata.​


Spero che la mia esperienza possa esserti utile nella tua decisione. Se hai ulteriori domande o necessiti di chiarimenti, non esitare a contattarmi!