
Bonus Anziani 2025: 850 euro al mese per cure e assistenza domiciliare
Un aiuto concreto per gli over 80 non autosufficienti: il cosiddetto “Bonus Anziani” da 850 euro mensili diventa realtà. Con il messaggio n. 949 del 18 marzo 2025, l’INPS ha fornito importanti istruzioni operative per l’accesso alla nuova Prestazione Universale, un contributo integrativo pensato per sostenere economicamente le spese di assistenza in casa.
Chi può richiedere il Bonus Anziani
Il contributo, aggiuntivo all’indennità di accompagnamento già riconosciuta, sarà disponibile per chi possiede tutti i seguenti requisiti:
- Età pari o superiore a 80 anni;
- Titolare di indennità di accompagnamento;
- ISEE sociosanitario fino a 6.000 euro
- Riconoscimento del bisogno assistenziale gravissimo, accertato da INPS sulla base dei dati sanitari disponibili e delle indicazioni della commissione scientifica (ai sensi del Dm 155/2024).
Quando parte il Bonus Anziani
La misura, introdotta nel 2024 con il Dlgs 29, sarà sperimentale per il biennio 2025-2026, ma l’erogazione vera e propria partirà solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del Ministero del Lavoro, già approvato il 21 febbraio 2025 e in attesa di registrazione presso la Corte dei conti.
Nel frattempo, l’INPS chiarisce che per ricevere gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio si potrà fare riferimento all’ISEE 2024 (anche se scaduto), mentre dal mese di marzo sarà obbligatorio l’ISEE 2025 aggiornato, pena la sospensione del bonus.
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A quanto ammonta e come va usato
Il Bonus Anziani si compone di due parti:
- L’indennità di accompagnamento ordinaria;
- Un assegno integrativo di 850 euro mensili, erogato per sostenere economicamente l’assistenza domiciliare.
Questa quota integrativa potrà essere spesa solo in due modalità alternative tra loro (cioè non cumulabili nello stesso mese):
- Pagare operatori sanitari che prestano assistenza presso la casa dell’anziano;
- Acquistare servizi da imprese qualificate nel settore dell’assistenza domiciliare non residenziale.
Attenzione: in caso di uso non conforme o mancato utilizzo dei fondi, come emerso dalle verifiche trimestrali previste dall’INPS, si rischia la decadenza dal beneficio.