
Maggiorazione Assegno Unico e Universale: Requisiti e Importi
Quando si parla di sostegno alle famiglie, l’Assegno Unico e Universale (AUU) rappresenta senza dubbio uno degli strumenti più importanti messi in campo dallo Stato per accompagnare i genitori lungo il percorso di crescita dei figli. Ma sapevi che, oltre all’importo base, esistono numerose maggiorazioni che possono aumentare significativamente la somma percepita mensilmente?
Vediamo insieme a chi spettano le maggiorazioni, quanto valgono, e come fare per ottenerle, con un linguaggio semplice e diretto, aggiornato alle ultime novità di dicembre 2023.
1. A chi spettano le maggiorazioni dell’Assegno Unico?
La normativa prevede una serie di situazioni particolari in cui l’importo dell’Assegno Unico può essere incrementato. Non si tratta di casi rari: anzi, molte famiglie italiane possono rientrare in almeno una di queste categorie. Le maggiorazioni spettano nei seguenti casi:
- Per ciascun figlio successivo al secondo: un incentivo pensato per le famiglie numerose, per sostenere la scelta di avere più figli.
- Per ciascun figlio con meno di un anno di età: un aiuto extra per i genitori nei primi e più delicati mesi di vita del bambino.
- Per nuclei familiari con almeno tre figli, in riferimento a quelli con età compresa tra 1 e 3 anni e con un ISEE fino a 43.240,00 euro.
- Per ciascun figlio con disabilità, fino al compimento dei 21 anni: un riconoscimento importante per chi affronta sfide maggiori.
- Per ogni figlio con madre di età inferiore ai 21 anni: una misura pensata per sostenere le giovani mamme nel loro percorso.
- Per ogni figlio minore se entrambi i genitori lavorano, o in determinati casi anche per nuclei vedovili.
- Per famiglie con quattro o più figli: una maggiorazione fissa per i nuclei numerosi.
- Per i nuclei con ISEE non superiore a 25.000 euro, che nel 2021 hanno percepito l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF), è prevista una maggiorazione compensativa transitoria.
- Se in presenza di figli disabili, nei nuclei che ricevono la maggiorazione compensativa transitoria, è previsto un ulteriore incremento fisso.
2. Quanto valgono queste maggiorazioni?
Gli importi non sono fissi per tutti, ma variano in base a diversi fattori, tra cui l’ISEE e il tipo di situazione familiare. Vediamo alcuni esempi aggiornati al 2023:
- Per ogni figlio successivo al secondo: la maggiorazione va da un massimo di 91,90 € (con ISEE fino a 16.215 €) a un minimo di 16,20 € (ISEE pari o superiore a 43.240 €).
- Per un bambino sotto l’anno di età: l’importo dell’Assegno Unico viene incrementato del 50%.
- Per figli tra 1 e 3 anni in nuclei con almeno tre figli: anche qui, un incremento del 50% dell’importo AUU, se l’ISEE è sotto i 43.240 €.
- Per i figli con disabilità: l’incremento è variabile e va da 91,90 € a 113,50 € mensili, in base alla gravità della disabilità.
- Per le madri under 21: una maggiorazione fissa di 21,60 € a figlio.
- Per le famiglie con quattro o più figli: 150 € al mese, a prescindere dall’ISEE.
- Per i figli con entrambi i genitori lavoratori: 32,40 € mensili se l’ISEE è fino a 16.215 €, poi a scalare fino ad annullarsi sopra i 43.240 €.
- Per la maggiorazione compensativa transitoria: varia secondo i criteri dell’INPS e si riduce progressivamente fino a scomparire nel 2025.
3. Serve fare domanda per ottenerle?
Attenzione: non tutte le maggiorazioni vengono assegnate in automatico. In alcuni casi è necessario compilare e spuntare campi specifici nella domanda online dell’Assegno Unico.
Le situazioni che richiedono dichiarazioni esplicite sono:
- presenza di figli disabili nel nucleo;
- se nel 2021 si è percepito l’ANF in presenza di figli minori;
- se entrambi i genitori lavorano;
- se ci sono altri figli fiscalmente a carico, anche se non rientrano direttamente nell’AUU.
4. Posso ricevere gli arretrati se modifico la domanda?
Purtroppo no. Se ad esempio hai aggiunto solo ora l’informazione che entrambi i genitori lavorano, la maggiorazione non è retroattiva. In pratica, inizierai a riceverla solo dal mese successivo alla modifica della domanda. È quindi importante aggiornare per tempo la propria richiesta.
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5. Cosa succede in caso di vedovanza?
Se sei vedovo o vedova, puoi comunque accedere alle maggiorazioni previste. In particolare, la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori spetta anche ai nuclei vedovili, ma solo se il coniuge è deceduto da meno di 5 anni, era lavoratore o pensionato e sussistono gli altri requisiti. Attenzione: questa opzione ha effetto solo dal 1° giugno 2023 in avanti e non dà diritto ad arretrati.
6. E se sono una ragazza madre?
In quel caso, puoi richiedere tutte le maggiorazioni a cui hai diritto, tranne quella riservata ai nuclei con entrambi i genitori lavoratori, poiché ovviamente non applicabile.
7. Lavoro a chiamata, mi spetta comunque la maggiorazione?
Se il tuo contratto di lavoro è a chiamata, dipende da vari fattori. Se risulta che hai percepito redditi da lavoro sufficienti a essere riconosciuto come lavoratore attivo ai fini ISEE, allora potresti rientrare nella maggiorazione. È sempre bene verificare con l’INPS o tramite il proprio CAF.
Hai bisogno di un aiuto per compilare correttamente la tua domanda? Vuoi sapere se rientri in uno dei casi previsti per la maggiorazione? Scrivimi pure, posso aiutarti a fare chiarezza!
Fonte: https://www.inps.it/content/dam/inps-site/pdf/allegati/FAQ-Maggiorazione_Assegno_unico_universale.pdf